Via Romea Nonantolana
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3 Novembre 2018

La Via Romea Nonantolana riscopre uno storico cammino che da oltre 12 secoli collega il nord Italia e l’Europa Centrale con Roma, attraverso la pianura padana e l’Appennino tosco-emiliano. Perno del tracciato è da sempre l’Abbazia di Nonantola che, assieme a Cluny e Canterbury era tra le più importanti e potenti abbazie benedettine d’Europa, passaggio obbligato per Papi, imperatori, eserciti, mercanti e soprattutto pellegrini.
Il pellegrino ed il viandante del XXI secolo arrivano oggi sul nostro territorio attraverso la Romea Strata “nonantolana-longobarda”, che collega i valichi alpini del Brennero e del Tarvisio fino al Po e a Nonantola. Da qui si può scegliere il tracciato occidentale verso Modena e Castelnuovo, per poi salirea a Castelvetro, Levizzano, Ospitaletto, Pavullo ed infine giungere a Fanano, oppure optare per il tracciato orientale, verso San Cesario e la sua bella pieve Romanica, per poi unirsi al percorso di Romea Strata a Spilamberto.
A Fanano i rami di destra e sinistra Panaro della Romea Nonantolana si ricongiungono. Arrivati a Ospitale è però possibile scegliere la variante in direzione del Lago Scaffaiolo e del Passo della Calanca, percorrendo alcuni dei tratti meglio conservati e più suggestivi dell’antico cammino.
Si prosegue poi verso Pistoia , per poi collegarsi alla via Francigena a Fucecchio-San Miniato.
I due tratti della Via Romea Nonantolana possono però essere letti anche come un itinerario ad anello percorribile in 7-10 giorni a piedi.
E si segnala anche il percorso della Piccola Cassia che parte dall’abbazia di Nonantola e, seguendo la valle del fiume Samoggia, arriva fino a Rocca Corneta e Fanano.
+INFO: per saperne di più, visita il sito ufficiale
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