
È la formula didattica più innovativa dell’offerta formativa SIMTUR: 3 giornate di formazione residenziale e intensiva a disposizione delle comunità locali, su temi individuati dai territori per rispondere a specifiche esigenze di competenze specialistiche volte ad affermare nuovi modelli di turismo sostenibile, nell’alveo della transizione ecologica e digitale.

I camp rappresentano lo strumento più evoluto e innovativo dei cataloghi formativi nazionali e dei programmi che SIMTUR ha generato per disegnare corsi di alta formazione “su misura dei territori“, finalizzati a trasferire competenze e condividere esperienze che rispondano alle specifiche esigenze di comprensori, aree territoriali, «piccole patrie» e destinazioni turistiche, a partire da quelle meno celebrate dai cataloghi dell’offerta.
I camp nascono nel 2022 per completare le proposte formative movability e turismability, chiamate a dedicare le migliori professionalità del settore allo sviluppo di destinazioni turistiche omogenee capaci di rappresentare modelli di integrazione dell’offerta in grado di generare stupore, meraviglia, emozioni e sensazioni in vetta alle preferenze dei visitatori, italiani e stranieri. In particolare alle “terre di mezzo”, che consentono di riscoprire nelle matrici rurali e nella cultura contadina le radici più sane della società e le energie per proiettarsi nel futuro, i camp offrono le esperienze maturate nella “scuola di turismo rurale”.
Per l’insieme di questi motivi, i camp non sono intesi come singolo evento ma come parte di un processo di costruzione di una cultura di rete che è – insieme – esito dell’attività di animazione territoriale e volano di nuove progettualità, anche a valere su misure regionali, nazionali ed europee.
Struttura dei camp
Ciascun camp è co-organizzato dal territorio che lo ospita assieme al team nazionale, con contenuti diversi e una struttura sempre uguale:
- 3 mezze giornate di formazione in aula con docenti ed esperti qualificati, mirati al trasferimento di competenze, modelli e buone pratiche;
- 3 mezze giornate di laboratori, testimonianze, visite guidate, escursioni e altre attività outdoor ed esperienze che consentano di apprendere praticamente e sul campo le nozioni sviluppate in aula;
- 1 conferenza pubblica finale con il coinvolgimento dei protagonisti territoriali che hanno contribuito alla realizzazione del Camp e/o svolgono un ruolo nelle traiettorie di sviluppo locale sostenibile;
- (eventuale) n. 1 giornata di sopralluoghi per lo sviluppo della «piccola patria».
I camp possono essere residenziali o meno. Con la formula “residenziale” si intendono organizzati in modo tale da consentire ai partecipanti di condividere anche i momenti informali, ospiti di una o più strutture.
I camp possono rivolgersi a partecipanti di tutto il territorio nazionale su temi di interesse diffuso e con l’intento di far conoscere le eccellenze e le esperienze territoriali, oppure agli operatori locali, centrati su contenuti coerenti con la vocazione del territorio e con le esigenze (espresse ed inespresse) assunte per progettare il percorso formativo.
L’esperienza SIMTUR ha consentito di individuare alcune forme efficaci di collaborazione (convenzioni, protocolli di intesa, affidamenti, avvisi pubblici, ecc.) con organizzazioni del territorio che possono efficacemente essere coinvolte nelle diverse forme di sostegno all’organizzazione del camp (borse di studio, contributi finanziari e in servizi, ecc.).

Come attivare un camp nel tuo territorio?
SIMTUR pubblica annualmente la call4camp: un avviso pubblico, rivolto ai propri associati ma anche ai fiduciari ed ai referenti territoriali delle «piccole patrie», che possono candidare il proprio territorio e diventare camp manager per partecipare attivamente alla co-organizzazione, scegliendo il tema di interesse in relazione ai fabbisogni formativi della comunità e degli operatori culturali ed economici locali.