Tutto è connesso
Le infrastrutture di rete sono le opere e gli impianti indispensabili per assicurare un organico svolgimento dei rapporti tra le diverse attività con le quali l’uomo dà origine e sviluppa il proprio insediamento sul territorio. Sono essenzialmente di tre tipologie:
- di trasporto: strade, ferrovie, trasporti a fune, vie d’acqua interne, linee aeree e marittime (porte e aeroporti);
- degli impianti: linee di distribuzione energetica, sorgenti, bacini, condotte e serbatoi per l’utilizzo delle acque, ma anche sistemi fognari e di depurazione.
- reti telematiche, destinate a trasformare il modo di comunicare, ovvero trasportare informazioni, dati, merci e persone.
Nel DEF 2017, da cui sembrano trascorsi decenni, si leggeva: “Connettere l’Italia vuol dire dotare il Paese di un sistema infrastrutturale moderno ed efficiente, costruito con regole chiare, risorse adeguate e tempi certi, con l’obiettivo di garantire la piena mobilità (di persone e merci) e l’accessibilità all’Europa di tutte le aree del territorio nazionale, rendendo, al contempo, le città italiane vivibili per i cittadini e accoglienti per i visitatori, e il Paese competitivo sui mercati internazionali“.

Connessi
Una strategia nazionale di infrastrutture utili, snelle, connesse e condivise, orientata dai paradigmi dell’integrazione modale e dell’intermodalità.

Efficienti
Disegnare uno sviluppo urbano sostenibile senza dimenticare le aree fragili e marginali, orientandosi a ridurre gli sprechi e favorire qualità della vita e competitività.
“Nulla sarà più come prima” e “andrà tutto bene” sono le due frasi che più di altre ci hanno accompagnato in questo tempo di pandemia: da un lato la consapevolezza di una trasformazione duratura e – dall’altro – la speranza del ritorno alla normalità. Tuttavia la “normalità” non sarà comunque più quella di prima.
Le reti, le prestazioni e la loro resilienza sono state sottoposte ad uno stress test senza uguali. E già esiste un’ampia letteratura che spiega i fattori inibitori e identifica negli aspetti strutturali, culturali, tecnologici e normativi le motivazioni del mancato sviluppo delle soluzioni di rete necessarie alla resilienza ed a garantire i diritti delle generazioni future.
TRASPORTI
IMPIANTI
DIGITALE
Le infrastrutture di rete rappresentano per SIMTUR il tema chiave da inserire nel Recovery Fund (Next Generation EU), con cui l’Europa intende rilanciare le economie dei paesi membri, colpite profondamente dall’emergenza sanitaria, con l’obiettivo di realizzare una “Europa più ecologica, digitale e resiliente”.
Il Paese è di fronte ad un nodo cruciale per il futuro: occorre abbracciare ora – in maniera più che mai decisa e progettuale – questa sfida di cambiamento, di trasformazione e di rigenerazione, a partire dalla valorizzazione del patrimonio infrastrutturale esistente, per sfruttare al massimo i fondi straordinari come opportunità irripetibile per rendere le reti efficienti e abilitanti, sia sul fronte della mobilità e dei trasporti che su quello degli impianti e delle connessioni digitali intelligenti (anzitutto big data analysis e smart cities)
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