Animazione territoriale

Animazione territoriale
e processi partecipativi

L’animazione territoriale mira ad attivare iniziative che consentono il coinvolgimento della società civile, degli enti, delle istituzioni e delle imprese, in un processo di crescita basato sui temi della sostenibilità e su innovative forme di sviluppo coerente con le vocazioni locali.

I processi partecipativi consentono di creare reti e alleanze tra attori privilegiati, pubblici e privati, al fine di individuare e condividere strategie e progettualità d’azione, abitando in maniera attiva e creativa un presente sempre più interdipendente.

RIDISEGNARE LE GEOGRAFIE DEL TURISMO

Migliaia di campanili colorati, di identità custodite gelosamente, di esperienze di comunità…

Persone, comunità e territorio

Favorire la coesione sociale per disegnare il futuro

Dopo la fase acuta dell’emergenza pandemica si avverte ancora più forte l’esigenza di rimettere al centro dell’azione locale 3 risorse che sono alla base del futuro: le persone, le comunità e il territorio.
Scontiamo le contraddizioni di un passato i cui paradigmi di sviluppo non sempre erano orientati alla qualità. Ciò ha reso i tessuti locali più fragili e, di conseguenza, meno capaci di affrontare le trasformazioni connesse ai processi d’apertura dei mercati, alle crisi finanziarie internazionali, alle restrizioni sanitarie, agli spettri del terrorismo e delle guerre,  che hanno reso più vulnerabile il tessuto economico e sociale.

Per avviare una fase nuova, fondata su reti di coesione economica e sociale, occorre ripartire dalle persone, dai loro bisogni, dalla voglia di intraprendere, dal lavoro, dalle relazioni sociali e familiari e – in due sole parole – dalla capacità di sentirsi comunità.
Non a caso emerge con forza una domanda di autorganizzazione “dal basso” che si esprime in economia, nel consolidamento di reti di imprese e filiere produttive capaci di affrontare la complessità di mercati sempre più aperti e, nel turismo, nella nascita di nuove forme di accoglienza, ospitalità, trasporto ed esperienza.

Il modello «piccole patrie» (coerente con le linee guida del Green New Deal e dell’Agenda 2030, orientata dal progetto pilota UE “Smart Villages“) ha insegnato che solo liberando le energie creative e cooperative delle persone e valorizzando le specificità dei territori è possibile raggiungere un adeguato livello di coesione sociale necessaria per affrontare le sfide delle transizioni che siamo chiamati a compiere per guadagnare un futuro migliore.
La programmazione decentrata, negoziata e integrata – in particolare secondo il modello delle Assemblee di Cittadini – oltre ad essere diventata “metodo di governo” è diventata efficace strumento di programmazione territoriale e socioeconomica, attraverso una serie di vantaggi riconducibili all’opportunità di:

  • favorire la coesione sociale, economica e istituzionale;
  • fare emergere e rafforzare il protagonismo delle classi dirigenti e degli attori locali;
  • produrre una cultura della responsabilità;
  • mobilitare risorse locali diffuse, nascoste o comunque poco considerate in termini di valore (come i beni comuni);
  • favorire la crescita di saperi locali;
  • rafforzare il ruolo e il radicamento nel territorio della cultura di rete;
  • coinvolgere i privati negli obiettivi comuni dello sviluppo;
  • incrementare l’attitudine all’auto imprenditorialità;
  • fornire strumenti per affrontare i cambiamenti;
  • realizzare la “filiera corta dell’accoglienza“, integrando l’offerta territoriale per aumentare l’ospitalità e agevolare l’apertura ai mercati.
turismability

Competenze che abilitano il turismo

SIMTUR camp

L’alta formazione su misura dei territori