Verona tra cammini europei e pellegrinaggi urbani
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5 Dicembre 2018
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In tutta Europa è tornata la voglia di ripercorrere gli antichi cammini che nei secoli hanno unito genti di ogni provenienza: ieri come oggi, a piedi lungo le storiche strade aperte dai pellegrini, tra cui la Romea Strata, l’antico sistema di vie che dalle repubbliche baltiche attraversa otto paesi del nord-est Europa e arriva fino a Roma.
Verona rinnova e cresce nell’accoglienza e nell’ambito della costituenda Associazione Europea Romea Strata, il 15 dicembre al palazzo della Gran Guardia saranno presentati i nuovi itinerari nel convegno “Verona tra cammini europei e pellegrinaggi urbani”, un progetto di volontariato culturale per spingere i cittadini a diventare protagonisti e custodi della cultura della città.
La città sperimenta nuove forme di turismo esperienziale, accessibile e consapevole tra le chiese cittadine e valorizzando le realtà meno note – rispetto alla conosciutissima Arena o alla narrazione shakespeariana di Romeo e Giulietta – ma sorprendentemente ricche di storia, arte e cultura. E per chi lo desidera, anche percorsi di spiritualità, con i pellegrinaggi urbani mensili e le relative Credenziali.
Grazie al progetto “Verona Minor Hierusalem. Una città da valorizzare assieme”, l’intera città è coinvolta, assieme a 1.100 volontari e studenti, nell’accoglienza di visitatori, turisti e pellegrini: oltre 163 mila presenze dal 2016, lungo il primo itinerario a piedi, che si snoda tra sette chiese all’esterno dell’ansa sinistra dell’Adige, nella zona est della città, denominato “Rinascere dall’Acqua, Verona Aldilà del fiume”.
Verona Minor Hierusalem (VMH) è un innovativo progetto di volontariato culturale, basato sulla centralità della persona e sull’economia del dono, promosso dalla Diocesi di Verona, ideato da don Martino Signoretto e coordinato da Paola Tessitore. I volontari, molti giovani universitari o neolaureati ma anche professionisti, imprenditori e tutti coloro che lo desiderano, ricevono una specifica formazione frequentando incontri con storici dell’arte, docenti universitari e guide turistiche, e donano alcune ore al mese del loro tempo per accogliere i visitatori e custodire le chiese cittadine.
Il progetto ha messo a regime un sistema relazionale che valorizza i talenti dei volontari, rendendoli custodi e testimoni del patrimonio storico-artistico della città e protagonisti nell’accoglienza di visitatori e pellegrini.
A due anni dall’avvio, altri due itinerari urbani saranno presentati il 15 dicembre e aperti al pubblico dal 22 dicembre: si articolano tra le chiese del quartiere multietnico Veronetta (Rinascere dal cielo, tra le note di Mozart e una nave di Santi) o tra quelle lungo l’antica via Postumia che attraversa la città scaligera (Rinascere dalla Terra. Verona crocevia di civiltà, storia e cultura). In totale saranno 16 le chiese visitabili gratuitamente lungo tre percorsi urbani, che mensilmente diventano anche itinerari di pellegrinaggio urbano.
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