Ilaria Gilardi (rete eMobility)

Il meccanico del futuro è donna. Ecco la storia di una giovane ragazza piemontese che lavora in un’autofficina come esperta di mobilità elettrica. Scopriamo così l’anima green di uno dei primi tecnici italiani della e-mobility.

Ilaria ha vent’anni e un grande amore per i motori. È una passione di famiglia, tramandata per generazioni. Possiede anche una moto da cross con cui si diletta dall’età di 14 anni.
Non ha mai avuto problemi a districarsi tra marmitte e sospensioni, olio e benzina, sporcandosi mani e corpo quando necessario.
Ma Ilaria ha anche, e soprattutto, un’anima green: è appassionata di energia sostenibile, ha intrapreso studi scolastici in questo settore, perfezionando le sue conoscenze del mondo della mobilità elettrica.

Oggi Ilaria Gilardi da Roddino, piccolo paese piemontese dell’Alta Langa, lavora come apprendista in una nota autofficina di Saluzzo (Cuneo). Unica donna del gruppo e la sola ad avere una formazione specifica nel campo della gestione e manutenzione di un veicolo elettrico.

Nascono i primi tecnici della e-mobility

La sua storia potrebbe essere quella di tanti altri ragazzi che aspirino a diventare i primi tecnici della e-mobility. Ilaria è stata scelta, con chiara lungimiranza, dal titolare dell’officina Garage Italia – Michele Quaglia, che è anche vicepresidente provinciale di Confartigianato Cuneo – proprio per la sua formazione tecnica.

La ragazza fa parte infatti della prima “infornata” di studenti usciti con successo lo scorso maggio dal 1° percorso didattico nazionale per la formazione iniziale di tecnico per la progettazione, gestione e manutenzione dei veicoli elettrici e dell’infrastruttura di ricarica. Un corso specifico ideato dalla rete nazionale e-Mobility, associazione che da qualche anno si occupa di promuovere la mobilità sostenibile in percorsi formativi e didattici.

Una rete di scuole (38 ad oggi, di 11 regioni differenti) di cui è capofila l’Istituto di Istruzione Superiore G.Vallauri di Fossano (CN) nel quale si è diplomata la stessa Ilaria.

Sull’energia sostenibile ci giochiamo il futuro

Curiosi di saperne di più, abbiamo scambiato due chiacchiere con lei.

Ilaria, cominciamo dal principio: la scuola.
Ho scelto un istituto tecnico perché volevo avere subito uno sbocco lavorativo pratico. Non mi è mai piaciuto studiare tanto e non pensavo certo ad un futuro universitario. Così al Vallauri ho seguito l’indirizzo di Meccanica, nello specifico l’articolazione Energia.

Scelta mirata. Perché?
È un mondo che mi ha sempre affascinato e che ho imparato ad apprezzare ancora di più con lo studio. Lo sviluppo delle fonti rinnovabili e l’energia sostenibile sono elementi del nostro presente su cui ci costruiamo il futuro.

Poi ha deciso di specializzarsi
Sì, ho colto subito l’occasione. L’Istituto Vallauri è capofila della rete nazionale e-Mobility, che promuovere la mobilità sostenibile attraverso percorsi formativi e didattici nelle scuole. Quando hanno lanciato il primo corso sui veicoli elettrici non ci ho pensato due volte ad iscrivermi.

Cosa facevate?
Coinvolgendo vari istituti del Paese, il corso era online ed è stato molto interessante. Ci hanno insegnato le basi di elettronica e elettrotecnica, applicate anche alle macchine. Con professori e tecnici del settore, sempre diversi, ad impartire le lezioni.

Le porte del mondo del lavoro si sono spalancate subito?
Una volta superato il test finale e conseguito il diploma di profitto sono stata subito contattata da Michele Quaglia, a capo di una storica autofficina a Saluzzo, sempre nel cuneese: Garage Italia. Lì ho fatto un periodo di tirocinio e oggi sono assunta come apprendista.

Come si trova?
Un ambiente sereno, giovane. Mi trovo molto bene con tutti.

Una donna-meccanico non sarà passata inosservata?
Certo è inusuale. Ma essere l’unica donna non mi pesa, anzi. Aiuta ad abbattere certi stereotipi fastidiosi. All’inizio molti clienti credevano fossi la segretaria dell’officina…

Nel quotidiano si è già occupata di veicoli elettrici?
Sono l’ultima arrivata e al momento non ho messo molto le mani su vetture elettriche. Giusto qualche aggiornamento di sistema. Ma presto potrò provare le mie competenze tecniche nel concreto. Per ora faccio pratica su tutto il resto.

Il suo titolare, Michele Quaglia, già tre anni fa rilasciava dichiarazioni molto chiare sugli scenari futuri? In un’intervista dice: “Siamo alla vigilia di un cambiamento epocale della mobilità. L’auto diventerà un’altra cosa, e noi dobbiamo prepararci ad affrontare il processo che porterà all’auto elettrica e a guida autonoma”.
Abbiamo un “capo” molto innovativo, che guarda con interesse al cambiamento della mobilità in atto. Il fatto di puntare su una persona con la mia specifica formazione è emblematico su quale sia la strada che Garage Italia vuole prendere. Serve costante aggiornamento e ampliamento delle competenze sul campo per affrontare le nuove sfide che ci attendono.

A che punto siamo secondo Lei?
Il concetto di mobilità si sta sicuramente rivoluzionando. Poi è vero che, a mio parere, bisognerebbe rivedere diverse criticità per immaginarci un futuro del tutto green. Infrastrutture, costi, autonomie…non saprei da dove cominciare. Però io voglio pensare positivo.

Da appassionata di moto, ne comprerebbe una elettrica?
Adoro i veicoli elettrici. Dal momento che ho l’hobby del motocross la prima cosa che farò quando ne avrò i mezzi è comprarmi una moto di settore elettrica. Poi in futuro penserei anche ad un’auto a zero emissioni.

Ilaria Gilardi cosa farà da “grande”?
Chi lo sa. Vorrei poter continuare a lavorare nel mondo della sostenibilità. Chissà, magari in un futuro entrare in una qualche azienda motoristica che sviluppa mezzi elettrici. Sarebbe davvero bello poter fare ricerca.


+INFORete e-Mobility delle Scuole per la mobilità sostenibile

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