Nel giugno 2021 la Commissione europea ha presentato la sua visione su come promuovere lo sviluppo delle zone rurali dell’UE entro il 2040. Il Parlamento europeo ha deciso di elaborare una propria relazione d’iniziativa sull’argomento, con votazione in Aula della commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale (AGRI). Ne scopriamo gli indirizzi generali.

Le zone rurali, che coprono oltre l’80% del territorio totale dell’UE, sono spesso considerate un modello di vita e di impresa più sostenibile e un’alternativa più sicura e più sana rispetto alle aree urbane. Ospitano inoltre bacini naturali e attività agricole. In un’indagine Eurobarometro del 2020, il 95 % degli intervistati ha
dichiarato di ritenere che l’agricoltura e le zone rurali siano importanti per il futuro.
Tuttavia, molte zone rurali dell’UE si trovano ad affrontare sfide quali l’invecchiamento della popolazione e il declino demografico, uno scarso accesso ai servizi e alla connettività e la mancanza di opportunità, in particolare per le donne, nonostante i fondi UE già abbondantemente diffusi nelle zone rurali.

Uno degli obiettivi della politica dell’UE per il futuro delle zone rurali consiste nel rafforzare le economie rurali e rendere le comunità rurali più resilienti e prospere.

La proposta della Commissione europea

A seguito di una consultazione pubblica e di diverse iniziative di rete che hanno coinvolto gli attori e le comunità rurali, la Commissione europea ha pubblicato una comunicazione dal titolo “Una visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040“.

L’iniziativa, che fa parte della priorità politica della Commissione “Un nuovo slancio per la democrazia europea“, si inserisce nel contesto più ampio delle strategie dell’UE per la transizione digitale e verde e del piano per la ripresa dell’Europa.

Le questioni e le sfide specifiche delle zone rurali sono al centro di azioni di ampia portata che vanno al di là delle misure di sviluppo rurale della politica agricola
comune. La visione a lungo termine comprende un patto rurale che coinvolge attori a livello di UE nonché a livello nazionale, regionale e locale nell’ambito della comunità rurale, e un piano d’azione rurale articolato intorno a iniziative faro, ciascuna delle quali riunisce diversi settori politici dell’UE.

Essa prevede inoltre l’istituzione di un osservatorio rurale per contribuire a migliorare l’analisi delle zone rurali. Propone inoltre un meccanismo di “verifica rurale” per valutare l’impatto delle principali iniziative legislative dell’UE. La comunicazione ha suscitato l’interesse e le aspettative delle parti interessate per il suo ruolo potenzialmente rivoluzionario nell’approccio dell’UE allo sviluppo rurale.

All’inizio del 2022 sia il Comitato europeo delle regioni (CdR) sia il Comitato economico e sociale europeo (CESE) hanno adottato pareri sull’iniziativa dell’UE.

Posizione del Parlamento europeo

Durante la tornata di dicembre il Parlamento voterà una relazione d’iniziativa sulla visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE.
La relazione è stata elaborata dalla commissione AGRI – relatrice Isabel Carvalhais (S &D, Portogallo) – mentre la commissione per lo sviluppo regionale (REGI), in qualità di commissione associata, e la commissione per i diritti della donna e l’uguaglianza di genere (FEMM) hanno formulato un parere.
I membri della commissione AGRI hanno approvato la relazione il 25 ottobre 2022 con 36 voti favorevoli, 1 voto contrario e 10 astensioni. In seguito alle discussioni in seno alle commissioni, tra cui un’audizione, che sono confluite nel lavoro del Parlamento, la relazione riconosce il ruolo chiave delle zone rurali, la necessità di finanziamenti specifici per tali territori e l’importanza di strumenti politici quali le azioni locali a livello di comunità e il meccanismo di verifica rurale.


Per maggiori informazioni, visita il sito dedicato alla visione di lungo periodo

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