Rural Pact community

Il Patto Rurale Europeo, che costituisce un elemento centrale del Piano d’azione rurale, si propone come contesto privilegiato per la cooperazione tra la UE, i governi nazionali e regionali, le autorità locali e gli attori sociali ed economici, coinvolti direttamente nell’approvazione degli obiettivi della “Visione di lungo periodo” e nel dibattito su come raggiungerli. Il Patto mira anche a sostenere un migliore accesso ai finanziamenti e a contribuire a garantire il soddisfacimento delle esigenze specifiche delle diverse aree rurali.

Lo scorso giugno 2022 si è tenuta la Conferenza di lancio del Patto ed è stata stabilita la governance del Patto rurale, anche come occasione per divulgare la conoscenza su progetti e attività esemplari per far vedere come si stia già lavorando in alcune parti d’Europa per raggiungere gli obiettivi della Visione e contestualmente per rappresentare le criticità e le possibili soluzioni.

Un piano con 9 grandi temi e 40 impegni

Sono stati inoltre presentati oltre 40 impegni per affrontare questioni centrali per le comunità locali delle aree rurali, per garantire un futuro ai territori. Le proposte della Conferenza sono «di ampio respiro, ambiziose e lungimiranti» e sono strutturate attorno a 9 grandi temi:

  • cambiamenti climatici e ambiente;
  • salute;
  • economia più forte, giustizia sociale e lavoro;
  • UE nel mondo;
  • valori e diritti, stato di diritto, sicurezza;
  • trasformazione digitale;
  • democrazia europea;
  • migrazione;
  • educazione, cultura, gioventù e sport).

In generale, le proposte mirano a stimolare la semplificazione della vita quotidiana delle persone, sia nelle aree rurali che in quelle urbane, con interventi che spaziano «dall’accesso all’assistenza sanitaria, all’istruzione e all’alloggio a prezzi accessibili, al sentirsi al sicuro all’interno di quelle scuole e case».
Le proposte invitano l’Europa ad essere più attiva, «più indipendente e in grado di provvedere meglio a se stessa in settori vitali dall’energia e cibo sostenibile, materiali e medicinali, chip digitali e tecnologie verdi, sicurezza informatica, sicurezza e difesa», affrontando al contempo «i più grandi problemi della nostra generazione: dalle pandemie e dalla guerra alle doppie transizioni verdi e digitali o al cambiamento demografico» (COM(2022) 404 final).

L’impegno di SIMTUR

L’impegno di SIMTUR – iniziato con l’inserimento del Meeting All Routes lead to Rome tra gli eventi ufficiali della Conferenza sul futuro dell’Europa – prevede di rafforzare il sistema dello scambio di conoscenza delle aree rurali e agevolare le attività di networking tra gli attori rurali. A questo scopo, il primo milestone è costituito dalla redazione e dalla promozione di un “manifesto del turismo rurale” che possa facilitare il dialogo tra i decisori delle politiche pubbliche nazionali, regionali e locali al fine di realizzare un percorso condiviso di azioni da attuare all’interno del quadro del Piano di azioni delle aree rurali.

Tra le prossime attività è atteso il lancio dell’Osservatorio rurale dell’UE da parte della Commissione europea, che si adopererà per garantire che le iniziative siano accompagnate da «solide azioni e campagne di comunicazione, al fine di coinvolgere i cittadini nell’azione politica dell’UE» e spiegare come essa può influire e migliorare la loro vita quotidiana.


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