Sistema nazionale mobilità ciclistica

La Conferenza Unificata Stato – Regioni ha approvato il Piano Generale della Mobilità Ciclistica (PGMC) finalizzato a realizzare il “Sistema Nazionale della Mobilità Ciclistica” nel quale si confermano gli stanziamenti già noti ma soprattutto, nella tabella di pagina 16 si dà conto di nuove risorse aggiuntive grazie al Pnrr ripartite tra le ciclovie turistiche nazionali (ad esempio Eurovelo) e ciclabili urbane e metropolitane.

Dal Pnrr arriveranno quindi 400 milioni e in totale per ciclovie turistiche ci saranno 716 milioni disponibili (di cui 70 da assegnare) e per le ciclabili urbane e metropolitane altri 438 milioni (di cui 141 da assegnare). Tutto questo per creare una rete di percorribilità ciclistica, che consenta di spostarsi in bicicletta in modo sicuro e efficiente.

Il documento approvato dalla Conferenza Stato Regioni e predisposto dal Ministero sulle infrastrutture e mobilità sostenibile dà inoltre le istruzioni agli enti locali per la redazione del Biciplan, piano generale della mobilità ciclistica e per le infrastrutture necessarie nelle città al servizio della ciclabilità. Con obiettivi che prevedono di raggiungere «un aumento del 20% della quota modale di spostamenti in bicicletta»; l’incremento della densità delle infrastrutture ciclabili «fino al valore medio nazionale di 32 km/100kmq (23,4 km/100kmq nel 2019)»; e poi lo sviluppo di infrastrutture ciclabili «negli ambiti urbani in cui risultano localizzate scuole e sedi universitarie e dove si registrano i maggiori flussi ciclabili potenziali ed effettivi».

Le indicazioni del “Sistema nazionale della mobilità ciclistica” agli enti locali

Pertanto si invitano i Comuni, le Province e gli enti pubblici a «ricavare almeno 30 posti biciclette coperti e sicuri e 30 posti edificio sede di attività pubbliche (scuole, sedi universitarie, ospedali, ambulatori, uffici amministrativi, tribunali, sedi comunali, parchi pubblici, strutture sportive, aree produttive, commerciali e logistiche, ecc.), adeguando almeno il 25% del totale degli edifici ogni anno e prevedendo una più precisa quantificazione del fabbisogno di sosta dotare le principali stazioni ferroviarie e autostazioni bus di tutte le città capoluogo di provincia di parcheggi dedicati e/o velostazioni, dimensionata in relazione ai passeggeri in transito».
Non solo: nel documento nazionale è richiesto di «dotare di rastrelliere almeno il 50% delle principali fermate del trasporto pubblico locale su gomma in ambito urbano ed extraurbano, dotare di un ricovero coperto e custodito per biciclette il 50% delle stazioni di ferrovie, metro pesante e metro leggera presenti nei contesti urbani e metropolitani in cui vi sia la presenza di tali servizi di trasporto pubblico nel territorio di ciascuna Regione e Provincia autonoma».

Anche i mezzi di trasporto pubblico dovranno fare spazio alle bici, siano essi autobus o treni: «dotare di dispositivi/spazi per il trasporto a bordo delle biciclette il 25% del parco mezzi del trasporto pubblico locale urbano e metropolitano in esercizio e almeno il 50% del parco mezzi del trasporto pubblico metropolitano, regionale e interregionale».

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