Con il Cammino naturale dei Parchi, l’ambiente è sviluppo
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15 Ottobre 2018
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L’idea del Cammino Naturale dei Parchi nasce nel 2016, parallelamente alla proclamazione dell’Anno nazionale dei Cammini da parte del Ministero dei Beni Culturali ed a quella del Giubileo Straordinario della Misericordia, con l’intento di creare un percorso opposto rispetto a quelli ai quali siamo abituati: non giunge a Roma ma esce dalla Città eterna – da sempre meta di pellegrini e di turisti – attraversa fondi valle storici e si dirige verso alcune piccole grandi meraviglie del nostro Paese, nascoste tra i boschi dei nostri monti e quindi spesso sconosciute.
Il nome scelto per il percorso riprende la concezione spagnola secondo la quale i pellegrinaggi religiosi vengono distinti dai laici “Caminos Natural“, sottolineando così come anche chi non è mosso da spiritualità religiosa può può essere un camminatore.
Il Cammino Naturale dei Parchi è stato pensato non solo per esperti escursionisti, ma per tutti coloro che vogliono vivere un’esperienza benefica per anima e corpo. Il camminare lento pervade il senso delle cose e la concezione della vita dei partecipanti, il loro comportamento. Crea un rapporto con l’ambiente e con le persone che arricchisce relazioni e socialità di chi cammina, accrescendo le loro conoscenze e il loro rispetto sia per la natura che per gli uomini.
Con il suo itinerario, il Cammino Naturale dei Parchi unisce le diverse aree protette che si susseguono nel percorso tra Roma e L’Aquila, creando una rete che – passando per diverse regioni – promuove la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, ambientale e anche religioso, favorendo lo sviluppo del turismo sostenibile.
Si attraversano anche le aree colpite dai recenti terremoti del Centro Italia: un’occasione per esprimere con la presenza fisica i vincoli di solidarietà che ci accomunano.
Si tratta di un cammino pensato non solo per escursionisti esperti, ma per chiunque voglia avventurarsi in un’esperienza benefica e rigeneratrice per anima e corpo, lontano dallo stress e dalla confusione della vita quotidiana, riscoprendo la parte più ancestrale di noi stessi a contatto con la natura e la storia.
Al progetto partecipano il Parco regionale dei Castelli Romani, insieme al Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, al Parco regionale dei Monti Simbruini, al Parco regionale dei Monti Lucretili, al Parco regionale dell’Appia Antica, alla Riserva naturale regionale Montagne della Duchessa e alla Riserva naturale regionale dei Monti Navegna e Cervia: un progetto ambizioso che sostiene la volontà di mettere in rete soggetti che, occupandosi delle stesse tematiche ambientali su territori diversi, riescano a intraprendere un discorso volto al bene comune, sintonizzandosi su elementi cruciali e condivisi. L’obiettivo strategico è promuovere lo sviluppo di un sistema turistico sostenibile ed ecocompatibile che consideri i Parchi come attrattori fondamentali per i visitatori e fattori determinanti di crescita sociale ed economica.
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