Anche chi lavora in Ferrari va al lavoro in bicicletta…
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15 Maggio 2021
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Maranello. Anche chi lavora per creare auto fuoriserie viene premiato se sceglie la bici per i piccoli spostamenti tra casa e ufficio. Succede alla Ferrari: i dipendenti possono avere fino a 50 euro al mese se sostituiscono il rombo delle auto con cui vanno a lavorare con il cigolio delle due ruote.
L’azienda di Maranello ha sottoscritto un accordo con il Comune in provincia di Modena per rientrare nel progetto della Regione “Bike to work“.
In pratica, i dipendenti dovranno andare in azienda pedalando e riceveranno sul loro conto corrente 20 centesimi per ogni chilometro percorso, fino a 50 euro al mese appunto, erogati dalla Regione tramite il Comune.
Il “conto” dei chilometri lo tiene la app gratuita “Wecity“: è sufficiente scaricarla sul proprio smartphone per aderire, consentendo di calcolare la distanza tra casa e ufficio coperta in sella alla bicicletta, permettendo inoltre di quantificare le emissioni di CO2 evitate.
La scelta di aderire al progetto di Ferrari si aggiunge a quella di altre 12 aziende del territorio in provincia di Modena, un tessuto fortemente industrializzato dove sta prendendo sempre più piede la consapevolezza dell’importanza del rispetto dell’ambiente.
“La scelta di Ferrari dimostra come un intero territorio, in tutte le sue componenti, sia oggi sensibile ai temi ambientali – dice il sindaco di Maranello, Luigi Zironi – tutti collaboriamo per raggiungere una migliore qualità della vita“.
Altre aziende possono aggiungersi al novero di quelle che incentivano i dipendenti-ciclisti: entro il 30 settembre è possibile sottoscrivere un accordo ad hoc con il modulo che si trova sul sito del Comune, che non prevede oneri o adempimenti burocratici per i datori di lavoro, ma senz’altro offre il vantaggio di avere dipendenti più in forma e… a basso impatto ambientale.
Oltre al contributo regionale, le aziende del territorio possono scegliere di sostenere ulteriormente l’iniziativa attraverso la sponsorizzazione economica del progetto, e, in questo modo, incrementare il proprio welfare aziendale e contribuire al percorso di sensibilizzazione del proprio personale sui temi della mobilità sostenibile e sull’esigenza della riduzione delle emissioni di gas inquinanti.
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