Gian Marco Centinaio

Istituzioni a raccolta all’Abbazia di Spineto, a Sarteano, riunite per due giorni sul tema dei Cammini per creare una rete di cammini interregionali e promuoverla attraverso la costruzione di un prodotto turistico complesso.

Sei regioni insieme – Toscana, Liguria, Emilia Romagna, Umbria, Marche e Lazio – riunite per un incontro promosso da Regione Toscana per dialogare con le altre Regioni e arrivare alla costruzione di un rete interregionale di cammini omogenea e condivisa.

E’ noto a chiunque si interessi di mobilità dolce che la Toscana fa registrare da tempo, già a partire dal 2009, investimenti importanti sui Cammini, in particolare sulla Via Francigena, che ha ricevuto oltre 21 milioni di euro di finanziamenti per diventare la colonna vertebrale della rete escursionistica regionale, cui recentemente sono state destinate somme più modeste ma non meno significative: 370.000 euro per le vie Etrusche, 50.000 euro per la Romea Strata e 300.000 euro per la Via Lauretana per interventi di messa in sicurezza e segnaletica che la Regione presenterà al Ministero per il finanziamento.

Ancora più complessa l’operazione che ha visto aggregare 26 Comuni lungo le Vie di Francesco, i quali hanno presentato richieste di interventi per circa 2 milioni di euro, più ulteriori progetti di miglioramento che verranno presentati sempre al Ministero.

Ora la Regione punta ad una fase nuova, per mettere in rete altri cammini e collegarli a quelli delle Regioni confinanti. Chiara la visione dell’assessore toscano al turismo, Stefano Ciuoffo, i Cammini rappresentano “un modo per proporre un turismo lento, sostenibile ed esperienziale, che porta a scoprire i piccoli borghi del cuore dell’Italia”. “Il lavoro sugli itinerari – ha spiegato – consente di destagionalizzare i flussi turistici e di farli confluire nelle aree interne, diventando un’opportunità unica di crescita e di sviluppo economico. Ma la capacità di creare nuove vie fruibili in sicurezza dipende dalla capacità di raggiungere un’unità di intenti tra gli attori pubblici coinvolti e insieme all’associazionismo che si dedica a questi temi“.

All’incontro era atteso anche il ministro del turismo, Gian Marco Centinaio, che ha inviato un messaggio: “I cammini si stanno rivelando uno strumento sempre più strategico ed efficace per promuovere quelle aree che maggiormente hanno necessità di incrementare la loro attrattività” – scrive il ministro, che prosegue – “Nelle linee programmatiche del Ministero dell’agricoltura e del turismo abbiamo deciso di puntare proprio sulla tutela e la promozione di questi paesaggi per valorizzare tutte queste mete, definite di ‘seconda fascia’ ma altrettanto emozionanti. Le città d’arte sono ormai sature. Facciamo in modo che i turisti vengano ad ammirare quello che l’Italia può dare in termini di turismo alternativo. Ma offriamo loro servizi adeguati”.

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