La mobilità dolce è un cammino verso il futuro
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10 Settembre 2019
![Bici in citta Bici in citta](https://www.simtur.it/wp-content/uploads/2019/09/bici-in-citta.jpg)
Torna puntuale come ogni anno, dal 16 al 22 settembre, la Settimana Europea della Mobilità, con un’edizione dedicata al tema “Camminare e pedalare in sicurezza nelle città”.
Settimana europea della mobilità
L’appuntamento, giunto alla 18a edizione, è diventato ormai un appuntamento fisso e irrinunciabile per tutte le amministrazioni e per tutti i cittadini che si vogliono impegnare sulla strada della sostenibilità e del miglioramento della qualità della vita delle nostre città, lanciando un appello al cambiamento ed al rinnovamento degli stili di vita.
Osservando i dati della ricerca “Audimob – Stili e comportamenti di mobilità degli italiani“, realizzato annualmente da Isfort su impulso della Fondazione Nazionale delle Comunicazioni, è necessario considerare un forte cambiamento dei modelli comportamentali degli italiani: si assiste ad una crescente distribuzione della domanda che vede aumentare la quota di persone che si muove nel corso della giornata, effettuando però in media meno spostamenti, di minore distanza e minore durata.
E’ interessante guardare alle motivazioni degli spostamenti: balza agli occhi l’impennata del peso del tempo libero (dal 34,8% del 2016 al 41,2% del 2017) a scapito soprattutto della componente più sistematica del lavoro e dello studio. Ovvero si registra una crescente fascia di popolazione che intende muoversi, fare spostamenti e viaggiare, anche se per linee di frammentazione e di prossimità: pochi spostamenti, brevi ma giornalieri, legati alla ricerca di una più adeguata qualità della vita nel corso della quotidianità.
Una fase nuova
![Pedalare lungo le ciclabili](https://www.simtur.it/wp-content/uploads/2019/09/pedalare-ciclabili.jpg)
“Si può dunque dire che stiamo entrando in una fase nuova” – spiega Federico Massimo Ceschin, presidente nazionale di SIMTUR, Società Italiana Professionisti della Mobilità dolce e del Turismo sostenibile – “in cui la mobilità diventa un fatto culturale. Non più soltanto spostamenti a piedi o in bicicletta, nel nome della sostenibilità, mobilità collettiva e mobilità condivisa: sembra ormai acquisito che la nostra stessa sopravvivenza sia determinata dalla capacità di diminuire l’inquinamento atmosferico e le emissioni di gas serra che minacciano il clima e la salute, di ridurre la congestione stradale e le cause di incidentalità, di invertire la tendenza al consumo di suolo per sempre nuove strade e infrastrutture, nonché di arrestare il degrado dell’espansione delle periferie, che aggrediscono con il cemento le aree rurali e allontanano progressivamente le comunità dall’agorà dei centri cittadini, sostituendo le piazze d’incontro e di relazione con i centri commerciali e altri non-luoghi privi di anima”.
Capita a ciascuno di noi: quando riusciamo a riconquistare un po’ di tempo e proviamo a percorrere le stesse distanze lentamente, a piedi o in bicicletta, ecco che improvvisamente ci si dischiudono paesaggi inediti, scorci inattesi, botteghe intriganti, dettagli architettonici o naturalistici. E torniamo ad incontrare le persone. Allora il viaggio non è più un tempo morto, bensì un’esperienza attiva, che lascia qualcosa alla fine della giornata, non fosse altro per la percezione del fluire delle stagioni – luci, temperature, venti, piogge, nevi, colori del fogliame – che ci è negata quando siamo chiusi nel bozzolo artificiale motorizzato della nostra auto.
“La mobilità dolce è allora fors’anche più di un fatto culturale” – chiosa Ceschin – “è la riconquista della dimensione umana”.
La proposta dei professionisti associati SIMTUR
E così, ecco la novità di quest’anno: SIMTUR propone un’assistenza gratuita agli enti locali, affinché l’evento non sia soltanto un momento di celebrazione dei comportamenti ecologicamente corretti ma un’occasione e una vetrina irrinunciabile per la cittadinanza e per le amministrazioni locali attive in un processo, necessario e irrinunciabile, di miglioramento della mobilità urbana nella direzione della sostenibilità ambientale unita al benessere e alla felicità dei cittadini, nonché alla crescita economica.
Se i motivi per aderire alla EMW (European Mobility Week) sono diversi e vanno dalla migliore promozione di politiche già attive fino all’attivazione di misure permanenti e politiche a lungo termine, attraverso un maggiore coinvolgimento della cittadinanza nelle scelte di pianificazione e gestione della mobilità (come già insegnano i PUMS), le attività SIMTUR costituiscono – in aggiunta – un’importante cassa di risonanza di livello nazionale: tutte le attività realizzate dagli Enti locali sono promosse da un ufficio stampa, pubblicate sul sito ufficiale dell’iniziativa e promosse tramite i social network.
Per iscriversi alla EMW è sufficiente compilare il format sul sito internet www.mobilityweek.eu. La richiesta d’iscrizione così compilata è valutata dal Ministero dell’Ambiente, in qualità di Coordinatore nazionale, che può, ove necessario, chiedere integrazioni o chiarimenti al soggetto richiedente.
Anche attivare l’assistenza SIMTUR è molto semplice: è sufficiente compilare il modulo online, specificando la tipologia di eventi promossi, luogo, orari e immagini descrittive (la compilazione dei campi non può essere generica e deve contenere l’indicazione dettagliata delle attività da realizzare). Le migliori prassi potranno candidarsi al premio nazionale “GoSlow” e partecipare al Meeting di novembre – All Routes lead to Rome – che giunge alla IV edizione dal titolo «Living in the present, thinking of future».
Ovvero, come direbbe Papa Francesco: che mondo vogliamo trasmettere a coloro che verranno dopo di noi?
Intervista pubblicata da Memo – Grandi Magazzini Culturali
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