affrontiamo insieme i grandi temi della
transizione ecologica
Per un Paese più equo e sostenibile, in un Pianeta più pulito. Per tutti.
mobilità e trasporti
Si calcola che il 75% dell’inquinamento atmosferico sia causato dalla lavorazione e dall’uso di combustibili fossili.
Il trasporto incide sull’impronta ecologica per via del consumo di combustibili e in considerazione delle risorse e delle energie impiegate per la realizzazione dei veicoli. A titolo di esempio si consideri che l’impronta ecologica di una persona che percorre 5 km due volte al giorno per recarsi al lavoro può essere pari a circa 120 m2 se usa la bicicletta, circa 500 m2 se usa l’autobus ma più di 2500 m2 se usa l’auto individualmente.
Città intelligenti
Città «smart» più efficienti, più digitali, più vivibili e più sostenibili.
Le nostre città si stanno trasformando ad un ritmo sempre più veloce: la gentrificazione, l’urbanizzazione crescente, il consumo di suolo, le continue evoluzioni tecnologiche, i comportamenti e le abitudini dei cittadini sempre più orientate dalla digitalizzazione, sono tutti fattori che influenzano profondamente la vita dei centri urbani e pongono alle nostre città nuove importanti sfide ogni giorno.
- Applicare il paradigma data-driven al governo della città, ovvero ai servizi dedicati a cittadini, pendolari e visitatori (trasporti, parcheggi, raccolta rifiuti, ecc.)
- Verificare la situazione del traffico considerando gli spostamenti non per la distanza ma per il tempo di percorrenza
- Considerare le informazioni che ottimizzano i percorsi di trasporto come “commodities”, alla stessa stregua della corrente elettrica o dell’acqua
innovazione sociale
Nuove idee (prodotti, servizi e modelli) che soddisfano bisogni sociali e – al tempo stesso – creano “economia delle relazioni” e nuove collaborazioni.
Si produce innovazione sociale quando la capacità di essere efficaci si riferisce all’uso ottimale di risorse per il conseguimento di un risultato sociale (outcome). Pertanto la sostenibilità è una componente essenziale, che la distingue dalle pratiche tradizionali di assistenza e promozione sociale, insieme alla capacità di “stare sul mercato” e di finanziarsi grazie ai ricavi generati dall’attività stessa o dall’attività di chi la promuove dedicando passione, impegno e lavoro.
L’innovazione sociale tende a collocarsi nel tessuto di comunità in una dimensione tra non-profit, pubblico, privato e società civile (volontariato, movimenti, comitati spontanei, azione collettiva, ecc.). Nascono da nuove forme di collaborazione e di cooperazione tra soggetti di diversa natura che trovano un allineamento di interessi trasversali – frutto di interessanti contaminazioni di valori e di prospettive – per il raggiungimento di un obiettivo comune.
Transizione digitale
Coalizione nazionale per le competenze digitali.
SIMTUR aderisce a “Repubblica Digitale“, iniziativa strategica promossa dal Ministero per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale con l’obiettivo di combattere il divario digitale di carattere culturale, sostenere la massima inclusione e favorire l’educazione sulle tecnologie del futuro, accompagnando il processo di trasformazione del Paese.
Educazione al digitale
Cittadinanza digitale
Digitale etico, umano e non discriminatorio
economia circolare
Collegare, generare e conservare il valore.
Nell’Unione europea ogni anno si usano quasi 15 tonnellate di materiali a persona, mentre ogni cittadino UE genera una media di oltre 4,5 tonnellate di rifiuti l’anno, di cui quasi la metà è smaltita in discarica. L’economia lineare, che si affida esclusivamente allo sfruttamento delle risorse, non è più un’opzione praticabile.
L’approccio circolare sposta l’attenzione sul riutilizzare, aggiustare, rinnovare e riciclare i materiali e i prodotti esistenti. Quel che normalmente si considerava come “rifiuto” può essere trasformato in risorsa.
MATERIE PRIME > PROGETTAZIONE > PRODUZIONE/RICOSTRUZIONE > DISTRIBUZIONE > RIUSO/RIGENERAZIONE > CONSUMO/RIUSO/RIUTILIZZO/RIPARAZIONE > RACCOLTA > RICICLAGGIO
Turismo sostenibile
Connettere le comunità locali con le comunità dei viaggiatori.
Immaginare la responsabilità della sostenibilità turistica in capo ai viaggiatori è una pericolosa banalizzazione. Per buona sorte si moltiplicano le esperienze di comunità ospitali basate sull’esperienza, sull’apertura, sull’accoglienza fatta di gesti antichi, sapienti e pieni di cura, sull’autenticità delle esperienze in sintonia con i luoghi, con i paesaggi e con le comunità locali.
SIMTUR propone il progetto nazionale delle “Piccole Patrie“, ovvero territori che si distinguono dalle classiche mete di vacanza per l’atteggiamento unico di chi ospita e per la particolare esperienza realizzata da chi viene ospitato, che riparte con un bagaglio carico di racconti e di emozioni facili da narrare e difficili da dimenticare.
Perché associarsi a SIMTUR?
Un gesto di fiducia nel futuro
Aderire a SIMTUR è un atto spontaneo che nasce dalla disponibilità a condividere un insieme di valori e una visione. Significa adoperarsi per realizzare attività importanti per la comunità locale, per il Paese e per il Pianeta. Non secondariamente, essere associati significa specializzare il proprio percorso di studi e professionale, attorno a grandi temi divenuti universali e attraverso metodi innovativi ed esperienze qualificate.