Alta Langa ligure piemontese

La rete BioSlow, le Associazioni La Via Aleramica, l’Osservatorio per il Paesaggio la Prima Langa e il Parco Culturale Alta Langa aderiscono alla “Giornata Nazionale dei Distretti Del Cibo” e annunciano la costituzione del comitato promotore del “Distretto del Cibo BioSlow dell’Alta Langa Ligure Piemontese”.

La scelta è emersa dopo un periodo di confronto tra diverse associazioni presenti nel territorio, che intendono compiere un ulteriore passo in avanti per definire un progetto di valorizzazione del territorio, in questa zona di confini: confini geografici, il mare e i monti; confini amministrativi tra due regioni, Piemonte e Liguria, con cinque province; confini politici, considerato che qui si intersecano i territori di due stati, l’Italia e la Francia. E inoltre ai confini di territori turisticamente celebratissimi: le zone costiere di Liguria e Costa Azzurra da una parte, Langhe e Monferrato dall’altra.

L’Alta Langa Ligure – Piemontese è un territorio forse meno conosciuto ma che ha tutte le caratteristiche per proporsi come meta per un turismo slow, lontano dai flussi di massa e dallo sguardo frettoloso, più rispondente alle esigenze che i viaggiatori hanno maturato dopo la pandemia, facilmente raggiungibile dalle città di Torino, Milano e Genova.
Un territorio da gustare nella sua qualità paesaggistica e produttiva. Un territorio di piccoli borghi, con un’agricoltura contadina di eccellenze, dal vino alle nocciole, dalla zootecnia alla cerealicoltura, che pratica la policoltura per scelta conveniente. Un territorio di comunità tenaci che vogliono recuperare le loro identità storiche, simili nelle loro differenze, che vogliono trasformare la difficoltà di essere “terre di confine” in occasione di rinascita e ripartenza.

Il Distretto del Cibo è lo strumento individuato per promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, la coesione e l’inclusione sociale, per favorire l’integrazione tra attività caratterizzate da prossimità territoriale, per garantire la sicurezza alimentare, promuovere l’agricoltura biologica e contadina, diminuire l’impatto ambientale delle produzioni, ridurre lo spreco alimentare e salvaguardare il territorio e il paesaggio rurale.

Ancor più, il Distretto è uno strumento strategico per favorire sinergie e collaborazioni tra settori economici diversi, a partire dall’integrazione delle attività agricole con la ristorazione, il turismo e l’accoglienza, che possono convenientemente collaborare nella direzione di un comune interesse per la crescita sostenibile dell’area, coniugando ecologia ed economia. Al centro dell’attenzione è il “territorio” con le sue risorse, le sue peculiarità, le sue istituzioni, i soggetti economici e sociali che lo caratterizzano e lo animano, di cui l’agricoltura e il cibo diventano riferimenti indispensabili per adottare nuovi modelli e stili di vita, capaci di garantire a tutti un futuro migliore.

Dopo una prima fase di incontri e di animazione territoriale, il Distretto BioSlow entrerà nella “Mappa delle Meraviglie Italiane”  promossa da Sharryland.


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