3 dimensioni interdipendenti

Il logo SIMTUR rappresenta la sfida della transizione ecologica

Ognuno dei componenti è un “pin“, ovvero un segno distintivo che – nel linguaggio della mappatura – indica un luogo, una dimensione locale, uno specifico punto di interesse (POI) o comunque la parte di un sistema.

I “pin” colorati sono 3 per indicare altrettante dimensioni della sostenibilità: ambientale (verde), economica (azzurro) e sociale (giallo).

Le tre dimensioni sono tenute assieme dalla circolarità, ovvero dalla interdipendenza: un’unica connessione, solida e robusta, dalla quale nessuna attività umana può prescindere.

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    3 dimensioni della sostenibilità

    Logo (pin verde)

    AMBIENTALE

    Logo (pin azzurro)

    ECONOMICA

    Logo (pin giallo)

    SOCIALE

    Circolarità e interdipendenza

    La visione olistica, come anche il concetto di “sistema”, nasce dal riconoscimento dell’esistenza di una interdipendenza: le parti di un insieme sono tra loro interdipendenti quando una variazione nello stato di una di esse tende a riflettersi sulle altre e sul sistema nella sua totalità. Analogamente, va ammesso che un cambiamento nel sistema tende ad influenzare ciascuna delle parti, nonché l’equilibrio delle loro relazioni.

    Uno dei modelli emergenti più significativi sul versante della visione olistica è senz’altro quello sistemico-cibernetico, nato dall’incontro tra la Teoria generale dei sistemi (Bertalannfy L. Von, 1971) e la Cibernetica (Ashby W. R., 1971; Wiener N., 1966): tali modelli teorici furono delineati grazie anche ad un fertile e lungimirante ciclo di convegni (le ormai celebri Macy Conferences) che consentirono a numerosi studiosi di incontrarsi e confrontarsi sull’esigenza di una nuova visione della realtà e della scienza.

    Va osservato che il modello sistemico-cibernetico non è semplicemente un modello olistico — poiché altrimenti dovrebbe incentrarsi sui processi e non sugli oggetti — ma non è neppure un modello meramente meccanicistico-riduzionista: si pone piuttosto come ponte tra le modalità conoscitive, attraverso il concetto di interdipendenza (per approfondimenti, si rinvia alla lettura di Laszlo E., 1972 e 1995 e a Capra F., 1997).

    Nel tempo che andiamo attraversando, che vede tra le priorità assolute dell’umanità la transizione ecologica – ovvero l’insieme delle azioni e innovazioni che consentono di ridurre l’impronta ecologica – visione olistica e interdipendenza conducono dritte al cuore della questione: per evolvere, è necessario abbandonare la visione produttivista del Novecento e quantificare le risorse impiegate durante l’intero ciclo di vita di ogni attività umana, attraverso un bilancio materico, energetico ed economico che segua un processo input/output (risorse che consumano e risorse che sono in grado di restituire), in una logica di economia circolare.

    E’ traendo ispirazione dalle Macy Conferences che abbiamo creato i Future Talks nell’ambito del meeting “All Routes lead to Rome” (poi entrato a far parte della Conferenza sul Futuro dell’Europa) e le iniziative connesse a SIMTUR Live!

    RIDISEGNARE LE GEOGRAFIE DEL TURISMO

    Migliaia di campanili colorati, di identità custodite gelosamente, di esperienze di comunità…