Cibo di comunità e ospitalità
Cibo di comunità e ospitalità
DAL BORGO DI RAPONE ALLA SCOPERTA DEL VULTURE


La comunità accogliente, con il cibo al centro
L’obiettivo del progetto “Home Eating & Sleeping” è avviare un sistema di ospitalità diffusa che coinvolga la comunità attraverso la ri-scoperta e la valorizzazione delle tradizioni rurali e delle eccellenze produttive del Vulture.
La Cooperativa Giubileo 2000 e la Cooperativa Sociale Pegaso intendono effettuare una ricognizione del patrimonio immobiliare disponibile nel borgo di Rapone per realizzare un sistema di ospitalità diffusa attraverso un percorso di co-progettazione di una "comunità del cibo".
Nel cuore della Basilicata, un progetto che intende rappresentare un laboratorio territoriale dove applicare questa idea di sviluppo comunitario ecocentrico, in cui la capacità di innovare rappresenta una leva fondamentale per attuare le strategie e produrre i cambiamenti desiderati e necessari.


Le aree interne contro lo spopolamento e la desertificazione
L’avvio di un processo innovativo richiede un adeguato contesto socioeconomico, in grado di recepire i cambiamenti. Nelle aree periferiche e ritenute "marginali", la scintilla che favorisce l’innesco di questo processo non può che essere il metodo della co-progettazione, basato sull’ascolto degli attori rilevanti e sull’interazione tra pubblico e privato, per accompagnare la costruzione di un percorso di sviluppo territoriale condiviso e in grado di integrare talenti e competenze locali.
Le due cooperative, in sinergia con il Comune di Rapone e con l'ausilio di fondi del PNRR, si propongono di agire sulla capacitazione delle persone e delle comunità nel territorio, per stimolare l’innovazione intesa come abilità di immaginare nuove economie, nuove modalità̀ di realizzazione di servizi di cittadinanza, nuovi modelli di agricoltura e di gestione delle risorse ambientali e del patrimonio culturale locale. L’idea di fondo è che l’innovazione territoriale – intesa in questo senso – possa introdurre una discontinuità rispetto al passato, innescando un cambiamento che contribuisca a rendere concreto un paradigma del valore in linea con i cambiamenti di scenario globali, contribuendo a combattere l’abbandono e lo spopolamento del borgo e del territorio rurale.
Per realizzare questa visione, si intende attivare – attraverso un processo di partecipazione e attività formative – un laboratorio di ascolto e di progettazione territoriale che generi un processo di apprendimento collettivo, valorizzando la presenza e l’impegno dei giovani, perché sono loro i principali agenti di innovazione e maggiormente capaci di cogliere le opportunità del tempo presente e futuro, in cui l’agricoltura, le produzioni identitarie e l’introduzione di innovazioni che facciano leva sulla tradizione siano spesso al centro dei ragionamenti strategici dei territori e possano rappresentare la prima forma di resilienza in questi luoghi.
Per questo motivo il progetto richiederà il coinvolgimento di una molteplicità di attori, su diversi temi e con un paziente lavoro sui processi potrà essere avviato attraverso le azioni di scouting, di co-progettazione e di formazione per l’accompagnamento nella transizione ecologica e digitale, ma anche attraverso progetti mirati ad aumentare la capacità ospitale e – per questa via – la coesione sociale e la resilienza della comunità.
Mentre il progetto prende forma, un primo importante segnale di vitalità della comunità è il recupero del bosco come "parco avventura": amici, vicini e visitatori possono già assaporare i paesaggi, le atmosfere e i deliziosi cestini picnic con i prodotti tipici del territorio, vivendo un'esperienza che dal borgo porta ad immergersi nella natura...

Un progetto seguito per SIMTUR dall'Associato
Liberato Canadà
Coordinatore coordinamento territoriale Sudovest
MELFI / BASILICATA
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